Sciare: sport o attività ricreativa?

Lo sci e lo snowboard sono tra gli sport più praticati in Italia: gli sport invernali si piazzano infatti al terzo posto, con un numero di praticanti simile a quello del ciclismo.

 

 

Sciare (con questo termine includo anche i praticanti dello snowboard) tuttavia è un'attività sportiva anomala, poiché da molti viene intepretata come un'attività ricreativa più che un vero e proprio sport.

Sciare è una esperienza stupenda: si tratta infatti di un'attività divertente, che richiede notevoli abilità tecniche, che coinvolge la velocità e l'accelerazione e dunque è emozionante, e viene praticata in un contesto naturale meraviglioso, in mezzo a montagne spettacolari. Tutto questo rende lo sci uno sport fantastico ed è per questo che così tante persone ne rimangono affascinate ed affollano le piste nella stagione invernale.

Ma proprio queste caratteristiche rendono lo sci uno sport anomalo, che troppo spesso viene praticato in modo ben poco sportivo, per esempio con scarsa preparazione fisica e in condizioni psico-fisiche non ottimali.

Inoltre, la differenza di prestazione tra i frequentatori delle piste da sci è enorme e questo comporta dei seri problemi in quanto lo stile di discesa, la velocità e le traiettorie possono essere molto diverse tra diversi sciatori.

In linea di massima, possiamo dividere gli sciatori in due categorie: gli sportivi e i ricreativi o escursionisti. Gli sciatori sportivi sono la minoranza, purtroppo...

Lo sciatore sportivo

Sciare: sport o attività ricreativa?

Lo sciatore sportivo considera sciare un'attività fisica in piena regola e di conseguenza è molto più attento alla forma fisica e alla tecnica. Come ogni sportivo che si rispetti ama migliorarsi e scoprire quali sono i suoi limiti e quindi vuole spingersi vicino ad essi, sperabilmente (a seconda dell'intelligenza del singolo) sempre in piena sicurezza e minimizzando il rischio di infortuni.

Dunque, lo sciatore sportivo ha una velocità mediamente superiore allo sciatore escursionista, il che lo costringe a sciare quando le piste sono meno affollate. Spesso viene additato come "incosciente" dallo sciatore escursionista che non si rende conto del fatto che si può sciare in sicurezza anche a velocità sostenuta.

 

 

Lo sciatore sportivo non scia 8 ore al giorno, perché non si può sciare a una intensità medio-alta per più di 3-4 ore effettive al giorno, pena l'esaurimento muscolare con scadimento della prestazione ed aumento esponenziale della probabilità di infortunio.

Lo sciatore sportivo non ama sciare nei mega comprensori con 500 km di piste, perché la maggior parte di queste sono di scarso interesse. Sono sufficienti 2-3 piste (spesso una sola!) veramente belle per divertirsi per una intera giornata di sci.

Lo sciatore sportivo non beve alcolici se poi tornerà a sciare, perché l'alcol peggiora la prestazione e aumenta la probabilità di infortunio. Idem per le abbuffate: la pausa pranzo dello sciatore sportivo è spesso costituita da un rapido spuntino che non faccia raffreddare troppo i muscoli e che non lo appesantisca.

In soldoni, sciare è uno sport vero e proprio, come il calcio, il tennis, il golf: immaginate un tennista che, tra un set e l'altro, si beve una birretta e mangia un hamburger?

Lo sciatore ricreativo

 

 

Gli sciatori ricreativi (o escursionisti) non hanno una vera passione per lo sci e non hanno particolare interesse a migliorare la tecnica e la forma fisica. In genere non curano la preparazione fisica e spesso sono sedentari durante il resto dell'anno dunque si presentano a inizio stagione totalmente fuori forma.

Il ricreativo ama i grandi comprensori, con impianti spettacolari, centinaia di km di piste tutte collegate tra loro, non importa se questo comporta perdite di tempo infinite tra piste noiosissime e code agli impianti. L'importante è non "annoiarsi" facendo sempre le stesse piste, ma vedere sempre posti nuovi. Questo denota il fatto che lo sciatore ricreativo in realtà non ama il gesto tecnico dello sci, che anzi alla lunga lo annoia. Non a caso lo sciatore ricreativo spesso ama i fuoripista, che aggiungono un tocco di "avventura" e rendono l'esperienza meno noiosa ma che dal punto di vista tecnico, per uno sciatore sportivo, sono spesso meno interessanti rispetto a sciare in pista.

Lo sciatore ricreativo rimane sulle piste fino a tarda ora, sciando spesso 6-8 ore al giorno, con diverse pause tra cui anche una sostanziosa pausa pranzo dove non disdegna il consumo di alcolici. Sciare sulle piste rovinate, dopo aver sciato per ore e ore, è rischioso perché la probabilità di infortuni aumenta notevolmente.

Lo sciatore ricreativo spesso non si rende conto che la pista è una struttura sportiva, fatta apposta per praticare sport, dove anche gli esperti hanno il diritto di esprimersi (sempre seguendo le norme di sicurezza).

Meglio ricreativo o sportivo?

Premetto che, ovviamente, non esiste un confine netto tra gli sciatori sportivi e quelli ricreativi. Esiste una percentuale sostanziosa di ricreativi "puri", che presentano tutte le caratteristiche appena descritte, ma esistono anche molti soggetti che presentano caratteristiche miste tra gli sciatori ricreativi e quelli sportivi.

Il vantaggio di essere sciatori sportivi a mio parere è indubbio: per ottenere il massimo da qualunque tipo di attività bisogna conoscerla a fondo. Chi ama veramente qualcosa vuole approfondirne la conoscenza, la superficialità non dà piena soddisfazione. In una parola, lo sciatore ricreativo è superficiale, non ama realmente lo sci altrimenti non adotterebbe certi comportamenti.

Lo sciatore sportivo evita quei comportamenti dello sciatore ricreativo che sono causa frequente di infortuni, come la scarsa preparazione fisica, sciare con le gambe stanche, sciare dopo aver mangiato o bevuto troppo.

Sia chiaro che lo sciatore sportivo può godere (e gode) appieno di tutti i vantaggi di cui gode lo sciatore ricreativo: impegnarsi al massimo in ogni discesa non esclude la possibilità di fermarsi ad ammirare il paesaggio, godendo della natura circostante, o fermarsi in baita ad ascoltare un po' di musica e perché no a bersi un grappino (alla fine della giornata, però!).

Vorrei inoltre sottolineare il fatto che essere sciatori sportivi non significa sfrecciare a 80 km/h, perché anche uno sciatore mediocre può avere un comportamento da sciatore sportivo, come uno sciatore molto bravo può diventare, nel tempo, uno sciatore ricreativo.

 

 

 

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