Il quartirolo lombardo originario del medioevo, le prime testimonianze risalgono infatti al X secolo. Apparteneva alla grande famiglia dei formaggi lombardi a forma quadrata denominati "stracchini", e in particolare veniva chiamato "stracchino quadro".
Il nome "quartirolo" va messo in relazione al fenomeno della transumanza: il trasferimento della vacche in malga in estate, in pianura in inverno. In settembre, terminato il lungo periodo di permanenza in quota durante i mesi estivi, i mandriani lombardi erano soliti lasciare le bovine consumare per qualche tempo la poca erba nata dopo il terzo taglio estivo: l'erba "quartirolo" appunto. Questa costituiva l'ultima razione di foraggio fresco prima dell'inverno.
Oggi il quartirolo lombardo non è più un prodotto stagionale e l'area di produzione si è estesa a buona parte della Lombardia.
Il quartirolo lombardo ha acquisito la certificazione DO nel 1993 e la DOP nel 1996. Il disciplinare impone la presenza dell'apposito marchio (un simbolo grafico che riquadra le iniziali QL) sul piatto della forma.
Il quartirolo lombardo è un formaggio molle a pasta cruda da latte di vacca intero o parzialmente scremato, è quindi un formaggio semigrasso.
La forma è quadrangolare, con lato di 18-22 cm e scalzo di 4-8 cm, per un peso di 1,5 - 3,5 kg.
La maturazione avviene in celle a temperatura compresa fra 2 e 8 °C e ad umidità dell'85-90% e dura almeno 5 giorni.
È posto in commercio come quartirolo lombardo maturo se stagionato almeno 30 giorni: in questo caso si forma una sottile crosta di colore rosato.
La crosta è bianca o giallo paglierino, all'inizio leggermente gessosa, tendendo a diventare compatta e morbida con la stagionatura.
Il sapore è tendenzialmente acido, delicato, tipico di un formaggio molle a breve maturazione.
Per riconoscere gli ingredienti più autentici della nostra cucina sono stati messi a punto dei marchi: DOC, IGT, IGP e STG.
Dolcissima, croccante e rossa, sono queste le caratteristiche che rendono tanto desiderata e appetibile la "Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP".
Con il termine branding si fa riferimento adattività che permettono di definire un marchio, rendendo il prodotto differente da quello dei competitor.
I consigli per un'alimentazione sana: come scegliere cibi naturali senza additivi
Il latte (intero, parzialmente scremato o a lunga conservazione): guida ad una scelta di qualità.
La normativa sull’etichettatura dei salumi ha subito una modifica temporanea, prevista dalla normativa italiana fino al 31 dicembre 2021 come periodo di prova.
L’etichetta dei surgelati deve avere le stesse indicazioni valide per gli altri alimenti, con alcune informazioni specifiche valide per il pesce surgelato.
L’etichetta per gli alimenti destinati all’infanzia è diversa a seconda che si tratti di prodotti per lattanti o per la prima infanzia.
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