La dieta chetogenica aumenta davvero la fertilità? Nel corso di questo articolo cercheremo di rispondere a questa domanda, andando direttamente a vedere se ci sono reali evidenze scientifiche circa questo effetto di una delle diete più in voga del momento.
La fertilità è un problema per circa il 10% della popolazione dei paesi industrializzati in età riproduttiva. Uno dei rischi maggiori per l'insorgenza di questo tipo di difficoltà nel concepimento è l'eccesso di peso corporeo. La presenza di un indice di massa corporea superiore a 30, quindi tipico di una persona clinicamente obesa, è stato associato pià volte ad un aumentato rischio di infertilità. Infatti, diversi studi hanno dimostrato come la perdita di peso migliori questa condizione.
Le donne obese hanno 3 volte più problemi nel ciclo mestruale rispetto a quelle normopeso. Questo può portare a problemi nel concepimento, soprattutto se accompagnato ad altre tipologie di problematiche che spesso si associano a questi casi, come la sindrome dell'ovaio policistico (o PCOS). In questo disturbo, le donne sono caratterizzata da obesità, ciclo mestruale irregolare, squilibri ormonali e resistenza all'insulina. Si stima che questo disturbo sia presente in circa il 75% delle donne obese.
In un quadro clinico di questo tipo, le donne hanno necessità di interventi atti al concepimento di maggiore intensità ed importanza. Ad esempio, hanno bisogno di una maggiore quantità di farmaci e più cicli di trattamenti favorenti la fertilità, e si ha una riduzione dell'efficacia anche degli interventi di fecondazione artificiale.
La perdita di peso aiuta non solo il concepimento naturale, ma anche quello che si serve delle tecniche artificiali. Si vede subito come, in seguito alla perdita del peso, le pazienti hanno un ciclo mestruale più regolare, una qualità degli embrioni migliore e quindi di maggior successo per l'impianto, e necessitano di cicli di trattamento ormonale minori.
In generale, una dieta ipocalorica e con bassa percentuale di carboidrati è stata più volte associata e proposta come valida alternativa per il miglioramento della fertilità, oltre che per la perdita di peso.
Le cosiddette diete "low carb", a cui appartiene anche la dieta chetogenica, sono regimi dietetici che hanno una percentuale di carboidrati molto al di sotto del 45% delle calorie totali. In realtà, non si ha ancora una chiara definizione di quando una dieta possa essere definita low carb.
In realtà, le diete low carb, chetogenica compresa, apportano gli stessi risultati di una dieta a basso contenuto di grassi per quanto riguarda il miglioramento della circonferenza vita, del colesterolo totale e dei livelli sierici di insulina. Allo stesso tempo, però, le low-carb hanno migliori risultati nell'incremento delle HDL e nella perdita di peso.
La riduzione del carico dei carboidrati è sicuramente utile nella diminuzione dei livelli di insulina nel sangue, e quindi nel miglioramento delle sensibilità insulinica. Inoltre, come dimostrato da questo studio, le diete a ridotto contenuto di carboidrati sono utili nel miglioramento del bilancio ormonale e nell'ovulazione. Infatti, esse migliorano il bilancio ormonale, portando alla riduzione dei livelli di testosterone circolante e un aumento degli estrogeni e degli ormoni utili al concepimento. Di conseguenza, la dieta a basso apporto glucidico porta ad un miglioramento della fertilità nelle donne affette da PCOS (sindrome dell'ovaio policistico) in virtù di tutti questi miglioramenti nelle cause dei problemi nel concepimento di questo tipo di pazienti.
Se a supporto di questi risultati gli studi sono abbastanza, lo stesso non si può dire circa il caso delle donne in sovrappeso ma senza PCOS e con problemi di fertilità. Inoltre, gli effetti nel miglioramento della fertilità sembrano essere maggiormente legati più alla restrizione calorica che alla riduzione dei carboidrati, come affermato in questo studio.
Se quindi le diete a basso tenore di carboidrati possono essere utili nel miglioramento della fertilità, ma solo nel caso delle donne obese con PCOS, poco si sa circa la durata della dieta e la percentuale di carboidrati ideale da adottare.
La dieta chetogenica sembra essere utile nel miglioramento del profilo ormonale nelle donne in sovrappeso o obese, e si ipotizza un effetto positivo di questo regime dietetico anche nel miglioramento della qualità degli oociti. Alcuni studi, quindi, arrivano all'ipotesi che la dieta chetogenica potrebbe essere utile nell'incremento della fertilità in alcune tipologie di persone.
L'efficacia della dieta chetogenica nel miglioramento della fertilità sembra essere correlata alla perdita di peso e non è ancora noto se effettivamente lo stesso instaurarsi della chetosi possa determinare un miglioramento del metabolismo correlato al concepimento. In particolare, tra i meccanismi proposti a sostegno dell'uso della chetogenica per il trattamento dell'infertilità, sembra esserci un miglioramento della funzionalità mitocondriale e della resistenza insulinica, spesso associati entrambi con l'infertilità nel caso delle donne obese con PCOS.
Uno dei problemi nell'affermare che la dieta chetogenica aiuta a rimanere incinta è che spesso dopo questo tipo di dieta si ha un recupero del peso perso. Sono necessari, quindi, ulteriori studi che vadano ad analizzare l'impatto sulla fertilità di questo successivo aumento di peso.
Inoltre, tutti gli studi prendono in considerazione solo donne con PCOS in sovrappeso o obese, ma poco si sa circa quelle pazienti che non hanno questa tipologia di disturbi. La maggior parte degli studi, inoltre, non prendono in considerazione anche l'impatto di trattamenti collaterali alla dieta, portando a risultati spesso falsati e poco attendibili.
In aggiunta, nei vari studi portati a termine fino ad oggi (2020), non si fa chiarezza circa la definizione di dieta "low carb" e quindi l'esatta composizione e tempistica del tipo di regime alimentare considerato.
Di conseguenza, come evidenziato da questa review, prima di poter affermare che la dieta chetogenica e le diete a basso contenuto di carboidrati possano aiutare in caso di problemi con la fertilità, servirebbero ulteriori studi di portata più ampia. Come conclude quest'altra review, è necessario valutare al meglio sia i rischi che i benefici della dieta chetogenica prima che possa essere considerata un vero e proprio trattamento contro l'infertilità.
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