Socializzare con lo sport

La socializzazione è sicuramente un fattore positivo anche se può trasformarsi in un boomerang quando è la motivazione principale che ci spinge a fare sport.

 

 

Probabilmente la socializzazione è il fattore che influisce più negativamente sulla pratica sportiva quando non è supportata da altre motivazioni.

Innanzitutto chi fa sport solo per socializzare spesso non ha motivazioni salutistiche (se non sulla carta) e quindi tende ad essere sovrappeso, a praticare sport in modo non sufficientemente intenso, con la testa proiettata verso il pasta party di fine gara piuttosto che sulla prestazione sportiva in sè.

In secondo luogo, chi si allena sempre in compagnia difficilmente trova la forza di allenarsi da solo, e dato che non è sempre facile trovare compagni di allenamento, si finisce per non allenarsi abbastanza da ottenere benefici tangibili e duraturi sulla salute.

Socializzare, ma con giudizio

Socializzare con lo sport

Chi si allena abitualmente da solo, quando entra in un gruppo scopre quanto sia più facile allenarsi duramente. Il fatto di essere con altri ci spinge a tirare fuori il meglio di noi stessi e a sentire meno la fatica. Quando mi alleno con una squadra master di nuoto, i miei tempi sulle ripetute migliorano sempre di diversi secondi, anche se la fatica è apparentemente la stessa. Ma alla fine dell'allenamento, sento di essere molto più stanco del solito.

Il fatto di allenarsi con qualcuno è utile anche perché non ci consente di dare forfait: se fuori piove magari non sarei andato a correre da solo, ma se so che c'è qualcuno che mi aspetta non ci penso due volte.

 

 

Questa grande forza della socializzazione però diventa devastante nel momento in cui ci sia abitua a godere dei vantaggi di praticare in gruppo e non si trovano più gli stimoli per allenarsi da soli. A questo punto il rischio di mollare se per qualche motivo viene a mancare la possibilità di allenarsi in gruppo è alto.

Pensiamo a tutti gli atleti master che non si allenano da soli perdendo gran parte della forma fisica in estate, quando gli allenamenti si interrompono. Quando gli anni passano, quei 2 mesi di inattività diventano sempre più difficili da recuperare e si tenderà ad "invecchiare" più del dovuto. Se non riesco ad allenarmi da solo, devo riflettere: probabilmente non amo abbastanza lo sport che pratico.

La soluzione del problema prevede di fare sempre qualche allenamento in solitaria, per non perdere l'abitudine e quelle sensazioni che si provano solo quando si è soli con la propria fatica.

 

 

 

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