Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza costante di pensieri e paure (ossessioni) che portano ad eseguire comportamenti ripetitivi (compulsioni) e irragionevoli. Queste ossessioni e compulsioni arrivano ad interferire con le normali attività quotidiane causando un significativo disagio. Si può provare a ignorare o interrompere le ossessioni, ma questo potrebbe portare ad un aumento di angoscia e ansia, che per essere attenuate attivano una serie di atti compulsivi, innescando così un circolo vizioso. Un esempio di comportamento ossessivo compulsivo è la paura di essere contaminati dai germi che porta la persona a lavarsi le mani in continuazione, rendendole doloranti e screpolate.
Le cause del disturbo ossessivo compulsivo non sono del tutto chiare, le tre cause principali possono essere:
I fattori che possono aumentare la possibilità di sviluppare o di innescare un disturbo ossessivo compulsivo includono:
Il disturbo ossessivo-compulsivo di solito comprende sia le ossessioni che le compulsioni, ma ci sono casi in cui è possibile avere solo sintomi di ossessione o solo sintomi di compulsione. Molto spesso la persona che ne soffre non si rende conto che i suoi comportamenti o i suoi pensieri sono eccessivi e irragionevoli, anche se tendono ad occupare una grande quantità di tempo e interferiscono con la normale ruotine.
I sintomi delle ossessioni sono generalmente pensieri sgraditi che si ripetono e immagini invadenti che causano disagio o ansia. Si potrebbe cercare di ignorarli mettendo in atto un comportamento compulsivo o un rituale. Queste ossessioni tipicamente si intromettono quando si sta pensando ad altro o si è concentrati su qualcosa che potrebbe non c’entrare nulla.
Le ossessioni hanno spesso temi ricorrenti, quali:
I sintomi delle compulsioni riguardano comportamenti ripetitivi che non si possono far a meno di mettere in atto, perché hanno lo scopo di prevenire o ridurre l'ansia incontrollabile che accada qualcosa di spiacevole. Ossessioni e compulsioni sono spesso legate e sostenute le uno dalle altre.
Come le ossessioni, anche le compulsioni hanno generalmente dei temi, come ad esempio:
La prassi per individuare le persone che soffrono di DOC solitamente include:
I criteri diagnostici per disturbo ossessivo compulsivo fanno riferimento alle linea guida del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), pubblicato dalla American Psychiatric Association.
In alcuni casi è difficile diagnosticare il disturbo ossessivo compulsivo, perché i sintomi possono essere simili a quelli di un disturbo di personalità, ad un disturbo d'ansia, di depressione, di schizofrenia o di altri disturbi di salute mentale.
Il trattamento del disturbo ossessivo compulsivo, purtroppo, non porta alla sua scomparsa permanente, ma può contribuire a ridurre notevolmente i sintomi, cosi da tenerli sotto controllo e non lasciare che invadano la vita quotidiana. Alcune persone necessitano di trattamento per il resto della loro vita.
I due principali trattamenti per il DOC sono la psicoterapia e i farmaci, spesso, il trattamento più efficace è la combinazione tra essi.
La psicoterapia elettiva per questo tipo di disturbo è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Una tecnica molto efficace di questa terapia è “l’esposizione di prevenzione e di risposta”, questa tecnica consiste nell’esporre gradualmente il paziente ad un oggetto o ad un ossessione temuta, come la sporcizia, e insegnarli modi sani di affrontare l’ansia. La terapia può avvenire in sessioni individuali, familiari o di gruppo.
I farmaci più comuni che possono contribuire a controllare le ossessioni e compulsioni di DOC sono gli antidepressivi, tra questi:
Nella scelta dei farmaci ci sono alcune questioni che è bene discutere con il proprio medico. In generale, l'obiettivo, quando si sceglie un farmaco, è quello di controllare efficacemente i sintomi al dosaggio più basso possibile. Non è insolito procedere per prove ed errori prima di trovare il farmaco che funzioni meglio, ma questa fase potrebbe richiedere settimane o mesi, perché il miglioramento dei sintomi non si nota immediatamente.
Un’altra questione da affrontare è quella degli effetti collaterali, poiché tutti i farmaci psichiatrici hanno potenziali effetti collaterali. I bambini, gli adolescenti e i giovani-adulti sotto i 25 anni possono avere un aumento di pensieri o comportamenti suicidi durante l'assunzione di antidepressivi, soprattutto nelle prime settimane di assunzione o di cambiamento del dosaggio. L’effetto degli antidepressivi a lungo termine è comunque efficace, perché il suo effetto principale è quello di migliorare l’umore. Bisogna prestare attenzione anche all’interazione con altre sostanze, come altri farmaci, perché potrebbero causare reazioni pericolose. Un’ultima questione da accennare è la sospensione o l’interruzione improvvisa di questi farmaci: gli antidepressivi solitamente non portano assuefazione o dipendenza mentale, ma piuttosto dipendenza fisica. Smettere di prenderli senza il consenso del medico può portare ad una ricaduta del disturbo ossessivo-compulsivo.
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