Figliata (mozzarella): origine e valori nutrizionali

La figliata è un termine il cui significato si riferisce ad un particolare tipo di mozzarella messa in commercio negli ultimi anni, che ricorda una burrata ma con al suo interno tante piccole mozzarelle. Da qui il nome di "figliata".

 

 

La figliata racchiude in sé un vero e proprio momento da condividere insieme tra commensali, aprendola e scoprendo tutti insieme ciò che racchiude, in un goloso spettacolo. 

Mozzarella figliata: origine e storia

La figliata ha una tradizione davvero recente, nata dall'invenzione dei fratelli Di Santo, un agronomo e un perito agrario, che dall'agricoltura sono passati all'allevamento e alla produzione casearia, intrecciando la loro lunga tradizione di famiglia con le nuove tecniche di coltivazione frutto di anni di studio. La loro azienda ha allevato bufale per 20 anni, iniziando nel 2002 a produrre latte marchiato "Di Santo", di cui modulavano le caratteristiche nutrizionali modificando l'alimentazione delle bufale. Negli anni, sono così riusciti a produrre latticini con filiera corta e controllata, il tutto basato su tecniche naturali. 

La vendita della figliata è iniziata come commercio al dettaglio nel circondario dell'azienda, situata nella zona vicino a Caserta. Nel 2017 iniziano a produrla, realizzandola per caso e con un successo poi inaspettato per i suoi inventori. Infatti, l'idea della produzione di questa particolare mozzarella nasce dalla volontà di incuriosire i loro figli più piccoli e fargli apprezzare i latticini. Dato che avevano notato come i bambini amassero le mozzarelline, avevano introdotto proprio quelle nella figliata. 

 

 

Questo prodotto ebbe così tanto successo che nel 2018 il Ministero dello Sviluppo Economico lo ha registrato come marchio ed è stata accettata la loro richiesta di brevetto per la "Figliata Di Santo". 

La figliata è così diventata celebre in tutta Italia e all'interno dell'azienda Di Santo stessa è possibile anche vederne tutti i passaggi della sua creazione. Vengono, infatti, organizzate delle giornate, dedicate in particolare ai più piccoli, per mostrare il lavoro che c'è dietro la creazione della figliata e di un qualsiasi prodotto derivante dal latte di bufala, per promuovere in questo modo il contatto con la terra e la natura. 

Oggi la figliata viene prodotta da diversi caseifici, in prevalenza della Campania, ma è acquistabile anche online, grazie a rivenditori che recapitano la figliata a domicilio. 

Cosa è davvero la figliata

La figliata è in realtà una mozzarella di bufala dal peso di circa 2 kg con all'interno dalle 70 alle 80 perline di mozzarella immersa nella panna. Oltre a questa pezzatura, l'azienda Di Santo produce anche delle figliate di dimensioni inferiori, anche di 100 g, che vengono spesso acquistate ad esempio dai negozi. Le pezzature in genere vendute dai vari caseifici sono di 1 kg, 1,5 kg, 2 kg e 700 g. 

 

 

Per tagliare la figliata in modo da ottenere un buon effetto scenografico, è necessario utilizzare un coltello dentellato e lungo, come quello usato per il pane, e poi aiutarsi con una forchetta. La figliata dovrà essere posizionata, prima del taglio, su un piatto più grande e dovrà essere tagliata nella superficie, senza esercitare eccessive pressioni e praticando tagli piccoli e ravvicinati. Alcuni produttori consigliano di immergere la figliata in acqua calda, a circa 30 °C, per 10 minuti prima di tagliarla e consumarla, in modo da apprezzarne maggiormente le caratteristiche organolettiche. 

Ma dove comprare la mozzarella figliata? Vi sono molti rivenditori, anche online, che permettono di prenotarla e acquistarla. Il costo si aggira in genere intorno ai 13-15 euro per 1 kg. Vista la grande richiesta, in genere i venditori raccomandano la prenotazione in anticipo. 

In cucina viene consigliata come antipasto, da consumare da sola oppure accompagnata da salumi e vino rosso

Figliata: valori nutrizionali

La figliata è un latticino con un contenuto di grassi pari a circa il 25%, di cui 16% sono acidi grassi saturi. I carboidrati, compresi gli zuccheri semplici, sono presenti in minime quantità e il contenuto di proteine è di circa 13 g per 100 g di prodotto. A seconda del caseificio che la produce, i valori nutrizionali della figliata possono essere leggermente diversi, ma le differenze non sono poi significative a livello dell'impatto sulla salute e sulla dieta. 

La figliata ha un buon contenuto di calcio, 223 mg/100 g, e di fosforo, 35 mg/100 g. Le calorie della figliata, come si può immaginare dalla sua composizione, non sono poche, parliamo di 279 kcal per 100 g di prodotto, con un contenuto di sale pari a 0,4 g. Vedi l'articolo sulle calorie della mozzarella per i dettagli.

Viste le sue caratteristiche nutrizionali, la figliata non si può certo considerare un latticino consigliato in una dieta ipocalorica o che necessiti di un basso apporto di grassi. Il suo consumo è quindi da considerare sporadico nell'ambito di una dieta sana ed equilibrata. Sicuramente, come tutti i latticini e altri alimenti, contribuisce al raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio. Sicuramente, essendo un alimento ricco di calcio come tutti i latticini, contribuisce al raggiungimento del fabbisogno giornaliero di questo minerale. 

 

 

 

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