Il Feta è il formaggio più noto in Grecia, da dove ha origine.
Deve il suo nome alla conservazione, che viene fatta in grossi pani ("fetta" in greco si pronuncia "feta"), in appositi contenitori in salamoia.
Attualmente è prodotto in molti paesi dell'Europa orientale, in Italia (Sardegna) e in Danimarca. Quest'ultimo paese ha sviluppato una produzione industriale con latte concentrato per ultrafiltrazione che gli hanno permesso di guadagnare oltre il 50% del mercato mondiale.
Il Feta è un formaggio consumato in tutto il mondo, ma soprattutto in America e nei paesi meridionali.
Il Feta tradizionale veniva e viene ancora preparata in Grecia da latte di pecora, o misto pecora (80%) e capra (20%).
La Feta prodotta industrialmente viene oggi prodotta con latte di vacca, o al massimo misto, di pecora e vacca.
Nel 1996 il Feta ha ottenuto la DOP, che poi gli è stata tolta poiché la denominazione Feta era ormai divenuta tipica di quel prodotto. Quando il nome di un prodotto diviene talmente famoso che identifica il prodotto stesso, infatti, non è possibile vincolarlo con la certificazioni di qualità.
Il Feta è un formaggio da tavola senza crosta di colore bianco, si presenta in forme rettangolari di 0,5-1 kg.
Deve le sue caratteristiche alla forte acidità della pasta e alla maturazione, che avviene costantemente in salamoia. Queste caratteristiche, insieme ai cagli in pasta utilizzati per la produzione e ai fermenti lattici aggiunti al latte, conferiscono un sapore piccante e salato.
Tradizionalmente il Feta era salato a secco per sfregamento delle facce, operazione che durava qualche giorno. Veniva poi fatto maturare in barili pieni di salamoia al 4-6%, da qualche giorno fino a 2 mesi.
Oggi la salatura a secco è sostituita con quella in salamoia, molto più pratica ed economica, soprattutto nelle produzioni industriali.
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