Patologie renali del cane: come salvaguardare i reni con l'alimentazione

Una delle cause più comuni di morte per un animale anziano è quella patologia che si chiama Insufficienza Renale Cronica, patologia che interessa anche le persone, in età avanzata.

 

 

Con l'allungamento della vita media del cane, questa patologia è diventata negli ultimi decenni sempre più frequente, e purtroppo è una delle malattie a cui, ancora oggi, non c'è una cura, se non la dialisi (cioè il “rene artificiale”) o il trapianto, rarissimo in medicina veterinaria.

Il problema delle malattie renali è che il rene è un organo incapace di rigenerarsi, motivo per cui una volta che la sua funzionalità è persa non la recupera più. Nello stesso momento, però, è in grado di funzionare normalmente nonostante abbia perso parte della sua funzionalità: fin quando il rene ha il 30% della sua funzionalità residua (cioè quando ne ha persa il 70%) non si vedono sintomi, che iniziano a venir fuori proprio nel momento in cui si scende sotto questa soglia.

Visto che una terapia valida al momento non esiste, in una situazione del genere l'unica cosa che possiamo fare, per salvaguardare la vita del cane, è quella di non far peggiorare la situazione: insomma, deve rimanere stabile, visto che migliorare non può, ma peggiorare non deve.

L'alimentazione per le malattie renali del cane

L'insufficienza renale cronica

In questo articolo andremo a capire come salvaguardare la funzionalità renale con l'alimentazione, una componente fondamentale (insieme ai farmaci specifici) perché il rene non perda ancora di più la sua funzione e si vada quindi a perdere del tutto la sua attività.

Ma per capire su quali principi di basa l'alimentazione bisogna prima capire che cosa sono le malattie renali.

Le malattie renali sono una serie di malattie che colpiscono il rene, e portano essenzialmente alla perdita di funzionalità, quindi alla fine infiammazioni, infezioni, ascessi, ostruzioni e qualunque altra causa porta a due conseguenze funzionali: l'insufficienza renale acuta, detta anche blocco renale, e l'insufficienza renale cronica.

 

 

Se per l'insufficienza renale acuta, però, la terapia è urgente, perché questa situazione può presentarsi anche nel giro di un solo giorno (e dipende da febbre alta, avvelenamenti o situazioni simili), è all'insufficienza renale cronica che bisogna fare più attenzione. Per insorgere ci vogliono diversi mesi, se non anni, ma nel primo periodo l'unica differenza che si nota (o, meglio, che non si nota) è che l'animale, semplicemente, urina di più e beve di più. E' difficile vedere quanta pipì fa il cane, però, visto che la fa per strada, e soprattutto è difficile capire se c'è differenza tra oggi e qualche anno fa.

Il rene, in questa fase, ha un minor riassorbimento di sostanze. Visto che, analogamente a quello umano, il rene filtra le sostanze nutritive sia buone (come lo zucchero) che dannose (come l'urea) deve poi riassorbire le prime. Ecco, quando inizia a presentarsi l'insufficienza scopriamo che quelle buone non vengono assorbite come si deve, si trovano nelle urine e il cane urina di più.

Con l'andare avanti della situazione, poi, il rene inizia anche a filtrare meno, perché perde la sua funzionalità. È a questo punto, in pratica, che si manifestano i sintomi della malattia: le sostanze nocive rimangono nel sangue perché non vengono filtrate (immaginate uno scolapasta con tutti i fori chiusi), e visto che sono nocive hanno effetti dannosi sull'organismo. Tra questi ci sono effetti sull'apparato digerente (vomito), sull'apparato respiratorio (alito che odora di pipì), sul sistema nervoso (progressiva perdita della coscienza, fino ad arrivare al coma).

In questa situazione si parla di uremia, e questa è proprio la situazione che non deve essere mai raggiunta dal cane.

Ma perché succede questa cosa? I reni hanno la tendenza, nel corso della vita, a perdere la loro funzionalità a causa di flogosi, infezioni, bassa pressione del sangue, ostruzioni di vario tipo. Visto che è un filtro, possiamo immaginarlo come il filtro di una cappa di aspirazione che è già intasata: se faccio passare solamente il vapore acqueo non peggiorerò la situazione, mentre se ci faccio passare fumo di altro tipo lo intaserò ancora di più, peggiorando ancora la situazione.

È conoscendo questi principi che si può impostare un corretto piano per l'alimentazione per un cane con problemi renali.

L'alimentazione per le malattie renali

 

 

Iniziamo con il dire che i veterinari, di solito, per farla semplice consigliano di acquistare nei negozi di mangimi i mangimi cosiddetti "Renal", che servono proprio a salvaguardare la funzionalità renale. È vero, è una cosa giusta, ma saper leggere le etichette di questi mangimi ma anche sapere su che basi si fonda la nutrizione di un animale malato, nel caso volessimo optare per una dieta casalinga (ovviamente con il supporto di un veterinario, altrimenti si rischia di farlo morire prima...) è importante, per un proprietario.

Comunque, un'infarinatura sui mangimi Renal ve la avevamo già data nella sezione relativa ai mangimi veterinari, nonostante adesso andremo a trattarla in modo più approfondito.

Come abbiamo detto, l'alimentazione per cani in corso di patologie renali si basa sul non fornire le sostanze più pericolose per la salute dell'organo.

Acqua

L'acqua, anche se non fa parte in senso stretto dell'alimentazione, è sempre fondamentale quando ci sono patologie renali. Un cane che perde più sostanze con le urine, come abbiamo detto prima, avrà più sete rispetto al normale, e quindi la cercherà già per conto proprio; sempre attenzione a lasciare acqua fresca a disposizione, altrimenti andrà a cercarla da solo e magari in una pozzanghera prende anche la Giardia, così è a posto... Anche perché i medicinali, in corso di malattie renali, andrebbero evitati il più possibile. Ma questo lo dirà il veterinario.

L'acqua, in ogni caso, ha la funzione di aumentare la pressione del sangue aumentando il volume, e in questo modo ci sarà una maggior pressione anche sul filtro renale che, di conseguenza, filtrerà più di quanto normalmente riesce.

Insomma, l'acqua non deve mai mancare, nemmeno quando si porta il cane a fare una passeggiata. Anche perché se non la abbiamo il cane potrebbe andare in disidratazione.

Carboidrati

I carboidrati, a differenza delle proteine, non producono scorie che vengono eliminate dai reni, perché il loro prodotto finale di scarto, che è l'anidride carbonica, viene eliminato attraverso la respirazione, dai polmoni.

Visto che questo meccanismo non influenza il rene, si preferisce fornire energia proprio con queste sostanze, e con i grassi, perché non producono sostanze che devono essere eliminate dai reni.

Questo significa che i mangimi renal sono costituiti in gran parte dai cereali, che contengono carboidrati in grado di fornire energia, energia di cui peraltro l'animale ha bisogno perché uno dei sintomi dell'insufficienza, tra gli altri, è anche la perdita di appetito, per un'azione delle sostanze di scarto sul sistema nervoso.

Lipidi

Quanto appena detto per i carboidrati vale anche per i grassi, i lipidi: le diete renali per lo stesso motivo sono molto ricche di grasso, prima di tutto perché il cane ha bisogno di energia (non mangia), secondariamente perché i grassi sono molto più concentrati, energeticamente, rispetto ai carboidrati. E poi i grassi veicolano il sapore, che rende più appetibile l'alimento e stimola il cane a mangiare.

Il fatto che i lipidi, poi, non superino il 20-25% è presto spiegato: troppi lipidi porterebbero all'insorgenza di altre patologie, per cui è meglio comunque fornire la maggior parte dell'energia tramite carboidrati. Nonostante i lipidi di una dieta per malattie renali siano superiori rispetto a quelli di una dieta di mantenimento per un cane adulto sano.

Proteine

Ed eccoci, invece, alle note dolenti. Perché se i grassi e gli zuccheri non vengono eliminati dai reni, quale dei componenti viene eliminato per via renale? Naturalmente, le proteine.

Le proteine vengono disassemblate nell'apparato digerente alle loro unità, gli amminoacidi, che poi vengono usati come "mattoni" per comporre le nuove proteine di cui c'è bisogno. Quando, però, sono distrutti vanno a formare un composto nocivo, pieno di azoto, che è l'urea, prodotto di scarto del cane (altri animali come gli uccelli hanno l'acido urico, che è simile).

Ora, se di urea in partenza ce n'è tanta, perché c'erano tante proteine, il rene dovrà filtrare più del normale, e questo significa sia che perderà ancora di più la sua funzionalità, sia che man mano avrà problemi con l'accumulo di urea nel sangue, che potrebbe portare all'uremia.

E' per questo che le proteine nei mangimi renali sono sempre poche, proprio per evitare questo effetto, e inoltre devono essere ben digeribili (quindi preferire le proteine animali a quelle vegetali, ancora meglio se provengono da uovo e latte, che sono ancora più digeribili).

Tra carne e pesce, sono da preferire le proteine della carne, perché il pesce ha un altro problema che vedremo tra poco. Queste informazioni, naturalmente, si possono leggere sull'etichetta del mangime.

I sali minerali

Anche i sali minerali vengono eliminati tramite i reni (il che spiega perché esistano i calcoli, che sono accumuli di sali minerali) e in corso di problemi renali non vengono eliminati e rimangono quindi nel sangue.

Il minerale più pericoloso in assoluto è il fosforo (di cui il pesce è ricco, ecco perché dicevo del pesce) che deve essere molto contenuto. Il fosforo ha un ruolo attivo nell'insufficienza renale, perché si deposita nel rene e ne riduce ancora di più la funzionalità: ecco perché deve essere evitato il più possibile. Se date qualcosa da mangiare "extra dieta", anche di alimenti umani, sempre fare attenzione che contenga poco fosforo.

Anche il sodio può essere un problema, perché i cani che soffrono di problemi renali non possono eliminarlo, e visto che fa aumentare la pressione questa potrebbe aumentare troppo.

Questo non vuol dire che deve essere eliminato completamente dalla dieta (altrimenti si rischiano svenimenti da bassa pressione) ma che bisogna sempre rimanere sui valori normali. Niente cibi salati, salumi, patatine al cane che soffre di insufficienza renale perché la situazione rischia di peggiorare.

Le diete casalinghe

Nelle diete formulate appositamente dai veterinari, si cerca di fornire al cane molti carboidrati sotto forma di pasta, riso o patate, e poi carne di maiale o manzo (meglio la seconda che è più grassa) che hanno delle proteine digeribili. In alternativa, i formaggi freschi spalmabili che contengono anche i lipidi, oppure la ricotta che ha delle proteine che si digeriscono molto bene.

Niente cibi salati, niente pesce, niente carni che possono essere troppo concentrate di proteine, da sostituire magari con olio per integrare i lipidi che mancano: queste alcune tra le basi per la formulazione di una dieta per cani malati di problemi renali.

Come dicevamo all'inizio, una dieta del genere non riuscirà a salvare il cane dalla malattia di cui soffre, ma permetterà di salvaguardare lo stato dei suoi reni, rallentando o interrompendo la progressione della patologia che, a lungo andare è una delle cause più frequenti di morte "per età" dei cani.

 

 

 

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