Osteopatia: è efficace?

Che cosa è l'Osteopatia?

L'Osteopatia, come l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stessa dice, è una medicina complementare e tradizionale. A questo proposito, quest'ultima ha stilato delle linee guida con cui ha messo in evidenza le caratteristiche principali dell'Osteopatia, nonchè anche le controindicazioni e le indicazioni in merito. Di conseguenza, il consumatore può essere educato riguardo la sicurezza dei prodotti e gli usi che se ne possono fare, in modo che l'uso delle medicine alternative sia sicuro e non causi danni alla salute. 

 

 

Questa disciplina è basata sulla manipolazione attraverso cui l'osteopata giunge ad una diagnosi ed effettua il trattamento necessario.

Ma che cosa si cura precisamente con l'Osteopatia? Le parti del corpo maggiormente interessate a questi trattamenti sono la schiena, il collo e la testa, sfruttando il principio secondo cui l'organismo tenda all'autoguarigione e sia in un equilibrio tra corpo e spirito.

Chi ha inventato l'Osteopatia?

L'inventore dell'Osteopatia è un medico americano, Andrew Taylor Still, che fu il primo a coniare questo termine intorno al 1874, anno in cui iniziò a diffondersi questa pratica. 

 

 

Durante la guerra civile americana, Still fu profondamente colpito dai morti e dai feriti che ci furono e questa esperienza lasciò in lui un atteggiamento di delusione nei confronti della medicina tradizionale, incapace secondo lui di salvare realmente le vite umane. Le pratiche mediche del tempo venivano viste da Still come delle tecniche barbare e inefficaci, che riteneva dovessero essere sostituite. Con questo clima, iniziò quindi a sviluppare i principi e le pratiche dell'Osteopatia. 

I farmaci e le operazioni chirurgiche venivano viste da lui come una via da usare solo nel caso in cui non vi fossero ulteriori alternative. Lui pensava, infatti, che l'organismo umano fosse in grado di autocurarsi e il medico aveva l'unico compito di rimuovere tutto ciò che impediva questo evento. 

Per farlo, usava tecniche di manipolazione ma promuoveva anche delle sane regole di vita, come l'astinenza da alcol e droghe, ma anche una sana alimentazione. 

Il nome "Osteopatia" deriva dal principio, formulato dallo stesso Still, secondo cui la struttura del corpo, chiamata "Osteon", fosse da considerare come prima cosa per accertare le condizioni patologiche. Se il corpo si trovava in una situazione di salute dal punto di vista meccanico, allora poteva avviare tutti i processi di autoguarigione. 

Per formulare le sue teorie, Still si avvelava di discipline mediche come l'Anatomia, e nelle scuole che lui fondò, i suoi studenti potevano anche apprendere i trattamenti fisici da effettuare, oggi racchiusi nella pratica definita "Trattamento Osteopatico Completo (o OMT). 

Nel 1892 Still fondò la prima scuola di Osteopatia, situata negli Stati Uniti e precisamente nel Missouri. In quegli anni, Still insegnava la teoria secondo la quale le malattie fossero dovute ad un'interruzione del flusso del sangue e degli impulsi nervosi, dovuti ad un problema nella posizione ossea. Attraverso, quindi, le manipolazioni si andava a ripristinare la circolazione sanguigna e nervosa.  

Un merito di Still fu che stimolò i suoi studenti a continuare la ricerca e indagare sulla validità delle scoperte in campo osteopatico. Come conseguenza, nel 1913 nacque il primo centro di ricerca in cui vennero sviluppate molte teorie ed effettuate diverse ricerche nel campo dell'Osteopatia. In particolare, furono pubblicati diversi studi riguardanti la relazione tra mal funzionamenti a livello muscolare e scheletrico e l'insorgenza di una condizione patologica. 

Negli ultimi anni dell'Ottocento fu pubblicato il primo giornale di settore dell'Osteopatia e alcuni Stati americani iniziarono a riconoscerla come professione vera e propria. 

L'Osteopatia oggi

L'Osteopatia è riconosciuta ancora oggi, in alcuni Stati, come vera e propria disciplina, regolamentata dalla legge e con specifici corsi di laurea. In altri Stati, invece, non vi sono leggi a riguardo in quanto non viene riconosciuta legalmente. 

 

 

In Italia, dal 2018, gli osteopati sono una professione sanitaria vera e propria in seguito alla promulgazione di una legge a riguardo, mentre devono ancora oggi, nel 2019, essere definite le informazioni che riguardano l'ambito di competenze e ciò che riguarda l'aspetto della specifica preparazione universitaria. 

In Francia è una professione riconosciuta legalmente ma non è ritenuta di tipo sanitario, al contrario dell'Australia, in cui è previsto un percorso di laurea in Osteopatia di almeno 5 anni che formi adeguatamente questi professionisti nelle discipline mediche necessarie. Una volta terminati gli studi, gli osteopati svolgono nel paese l'attività in ambito privato, ma la maggior parte delle assicurazioni sanitarie coprono questi servizi. 

I principi

L'osteopatia si fonda su alcuni principi di base che hanno carattere più filosofico che scientifico e riguardano il rapporto tra salute e malattia. 

In questa disciplina il corpo viene visto come un sistema unitario, la cui struttura e funzione sono correlate tra loro. L'organismo umano mantiene quella che definiremmo "omeostasi", ma che per gli osteopati è un insieme di meccanismi volti all'autoregolazione e all'autoguarigione. 

Il processo patologico si instaura quando l'organismo non è più in grado di riparare le sue disfunzioni, e questo può essere dovuto a fattori ambientali di entità tale che viene alterata la capacità del corpo di adattarsi ad essi. La malattia si manifesta attraverso fattori somatici, responsabili anche del perdurare della condizione patologica. 

Lo stato di salute, promosso dalla capacità intrinseca del corpo stesso, è aiutato in questo dallo spostamento dei fluidi corporei, secondo un meccanismo controllato dal sistema nervoso autonomo. 

La terapia

La terapia principale messa in atto dagli osteopati consiste in prevalenza nell'uso di quello che viene chiamato "Trattamento Manipolativo Osteopatico", definito anche dall'acronimo TMO. Quest'ultimo è l'insieme delle tecniche manipolative usate dall'osteopata per curare le disfunzioni che vi possono essere nell'apparato muscolare, in quello scheletrico oppure a livello viscerale o craniale. 

Osteopatia: i benefici sono reali?

In realtà, proprio il principio fondante di questa disciplina, ossia la connessione tra mente e corpo, viene ritenuto da molti scienziati come indice del fatto che questa disciplina possa essere annoverata all'interno della pseudoscienza. Gli stessi sostenitori di Still, fondatore dell'Osteopatia, affermarono che egli non condusse mai alcun reale esperimento scientifico, ma le sue asserzioni fossero basate esclusivamente su suoi ragionamenti filosofici. 

Una review scientifica del 2001 aveva preso in considerazione alcuni risultati ottenuti nell'ambito della ricerca sul mal di testa cronico e l'efficacia delle terapie complementari, in particolare per quanto riguarda la manipolazione spinale. Dai dati analizzati, sembra che questo tipo di terapia osteopatica dia risultati migliori rispetto ai massaggi, con risultati comparabili a quelli ottenuti con i farmaci. In realtà, però, la stessa review conclude dicendo che solo alcuni tra gli studi considerati e aventi risultati positivi, sono di buona qualità. Inoltre, nello stesso articolo si pone l'attenzione sulla necessità di ulteriori ricerche che prendano in considerazione tempi più lunghi e una rigorosa qualità del metodo applicato. 

Nel 2003, uno studio ha preso in considerazione l'effetto dei trattamenti di manipolazione sul dolore alla schiena cronico. In questa ricerca furono messi a confronto gli effetti sui pazienti della manipolazione rispetto ad una effettuata in modo fasullo (placebo) e confrontata anche con un'assenza di trattamento. Dai risultati ottenuti, i ricercatori hanno visto che sia i pazienti trattati con la manipolazione reale che quelli che hanno subìto quella placebo, hanno ottenuto benefici. Non è ancora chiaro se l'effetto benefico sia dovuto al tempo di interazione con il paziente o a qualche manovra in particolare. 

Un altro studio successivo a quello precedentemente citato, ha analizzato l'effetto degli OMT sulla riduzione del dolore e sul miglioramento della deambulazione in pazienti con problemi articolari. I risultati ottenuti mostrano che questa terapia non sembra efficace per la riabilitazione di questi pazienti. 

Altri articoli scientifici mostrano come non vi siano reali prove degli effetti positivi dell'Osteopatia, come in uno del 2010 in cui furono analizzati diversi studi scientifici che valutavano gli effetti delle manipolazioni osteopatiche nell'alleviare i dolori correlati all'apparato muscolo-scheletrico. La maggior parte degli studi considerati, anche sulla base della loro qualità metodologica, non ha rilevato significativi effetti nella riduzione del dolore in questo distretto corporeo. 

L'Osteopatia in campo pediatrico viene spesso proposta e citata, ma le opinioni dei ricercatori in merito virano maggiormente verso un'assenza di efficacia in questo ambito, sopratutto perchè gli studi condotti presentano spesso degli errori metodologici. 

Come affermato da diversi studi, di cui uno che si è occupato dell'ambito ginecologico e della sua relazione con l'Osteopatia, la scarsa qualità dei metodi applicati alle ricerche in ambito osteopatico è dovuta al fatto che è difficile applicare studi in doppio cieco, pertanto questo rischia di condizionare i risultati ottenuti. 

Controindicazioni e sicurezza dei trattamenti osteopatici

I trattamenti osteopatici risultano sicuri per la maggioranza dei pazienti, ma talvolta vi possono essere degli effetti collaterali. Un esempio sono sintomi come: mal di testa, dolore o indolenzimento dell'area trattata e sensazione di fatica. In genere, essi si risolvono nel giro di qualche ora o un paio di giorni al massimo. 

In alcuni casi, la manipolazione spinale, che coinvolge di solito il collo, può avere gravi effetti collaterali che possono portare anche alla paralisi e alla morte. Per questo motivo, è compito dell'osteopata informare sempre il paziente riguardo i rischi di queste manipolazioni. 

Per alcuni pazienti, il trattamento osteopatico non è consigliato, in particolare nel caso di problemi a livello osseo, articolare, ai legamenti o ai nervi. 

Le controindicazioni per l'Osteopatia riguardano, quindi, persone affette da osteoporosi, fratture, condizioni infiammatorie come artriti, infezioni, problemi nella coagulazione del sangue, come in caso di emofilia, così come anche in caso di cancro e sclerosi multipla

Il trattamento manipolativo non può essere effettuato nel caso dell'uso di alcuni farmaci come il warfarin e la radioterapia

In generale, le manipolazioni osteopatiche non sono pericolose in gravidanza, ma è sempre meglio chiedere il parere del medico prima di effettuarle. 

 

 

 

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