Vini DOC, DOCG e IGT della Basilicata

Elenco produttori della Basilicata

Prodotti tipici della Basilicata

 

 

Cucina e ricette della Basilicata

Mappa dei vini della Basilicata

In Basilicata la vite venne introdotta intorno al VI secolo a.C. dai coloni greci sbarcati ad Eraclea, come testimoniano epigrafi ritrovate sui resti archeologici del Tempio di Dionisio.

Il vitigno maggiormente coltivato, l'Aglianico, deriva il nome proprio dal termine ellenico.

La Basilicata è ricca di paesaggi collinari e vulcanici particolarmente adatti alla produzione di una viticoltura di qualità, che si è sviluppata a partire dalla fine degli anni 80 grazie anche ad alcuni produttori locali come D'Angelo, Paternoster e Cantina del Notaio.

I vitigni maggiormente coltivati sono Aglianico (DOC dal 1971), Malvasia, Sangiovese, Montepulciano e, in minor quantità, Merlot e Cabernet. In qualche vigneto, tuttavia, si coltiva il Primitivo locale, che sarebbe una forma autoctona del più noto Primitivo pugliese.

Le zone produttive di maggior importanza in Basilicata sono il Vulture e la Val D'Agri: da queste zone provengono vini corposi e longevi, grazie in parte alla composizione dl suolo, ricca di sedimenti lasciati dal vulcano che sorgeva anticamente nella zona.

Vini DOC IGT Basilicata

I vini DOC della Basilicata


Aglianico del Vulture DOC
DM del 18/02/1971 ( GU n. 129 del 22/05/1971 )
Nella zona del Vulture (provincia di Potenza), da tempo immemorabile, si coltiva il vitigno Aglianico dalle cui uve si ottiene un vino che in passato ha rallegrato la mensa di dignitari e di re, un magnifico vino che si presta all’invecchiamento. Ha colore rosso rubino più o meno intenso o granato vivace, con riflessi arancione dopo l’invecchiamento; odore vinoso con profumo delicato, caratteristico, che migliora con l’invecchiamento; sapore asciutto, sapido, fresco, armonico, giustamente tannico, che tende al vellutato con l’invecchiamento; può essere anche leggermente amabile. Gradazione minima: 11,5°. Uso: da arrosto. Invecchiamento obbligatorio: un anno. Con una gradazione minima di 12,5° e con un invecchiamento di almeno tre anni può essere qualificato "vecchio"; se invecchiato almeno cinque anni può portare in etichetta la qualifica "riserva". Viene prodotto anche nel tipo "spumante naturale".

I vini IGT della Basilicata

 

 

Basilicata IGT DM del 09/10/1995 ( GU n. 67 del 15/11/1995 )

 

 

 

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