Forti e stanchi? No grazie!

Indice delle risposte pubblicate

Ciao Andrea nel sito consigli di assumere i carboidrati alla fine dell'allenamento per tutti i vari motivi già descritti. Quello che non ho capito è quanto sia importante ai fini del recupero per l'allenamento del giorno dopo. Nel senso c'è una percentuale minima in riferimento al dispendio compiuto oppure mangiando normalemente si recupera lo stesso per il giorno dopo? Mi ricordo di una tua risposta a una mail in cui dicevi esserti accorto di andare ugualmente sia che mangiavi riso bollito che brasato a patto di avere il tempo di digerirlo. Nel mio caso poi faccio sì molto volume (60 km di corsa e 14 di nuoto), ma non ho una grossa intensità alla fine nuoto a 3 all'ora e corro sui 4 e 45 al km però mi rendo conto di essere fiacco di brutto per il resto della giornata fino alla ripresa dell'allenamento successivo. Fai conto mi costa fatica quasi fare le scale. Volevo sapere c'è un modo per migliorare la capacità di recupero oppure sono così mezza sega? Allenenamento a parte non faccio altri lavori pesanti e il fine del mio sport è proprio riuscire a sentirmi forte invece che debole e nel caso tagliare il pato ad esempio farlo con meno fatica di quanta ne facevo prima (ad esempio). Grazie.

 

 

Troppo spesso si tende a dare la colpa dei nostri problemi all'alimentazione. Sono stanco... E penso subito a ciò che mangio. Secondo me la soluzione del tuo problema è molto semplice: il prodotto tra l'intensità e il volume del tuo allenamento è eccessivo.

Tu fai un allenamento da runner puro (60 km la settimana) e ci aggiungi quello di un nuotatore master evoluto (14 km la settimana significa che ti spari 4 allenamenti da 3,7 km l'uno). Ovvio che ti senti stanco...

 

 

Devi decidere se mantenere la qualità e diminuire il volume, oppure se diminuire la qualità. Andare a 4'45'' al km non significa nulla: per una schiappa come me significa tirare parecchio, per un runner da 40' sui 10000 significa fondo lento o poco più. Essere molto stanchi dopo un allenamento ci può stare, ma solo 2-3 volte la settimana. Inserisci del fondo lento nella corsa (a 5'15'' per esempio), almeno nella metà delle sedute, e vedrai che non ne risentirai il giorno dopo e nemmeno poche ore dopo.

La capacità di recupero è una componente di un fisico forte molto importante, che sto sperimentando da quando faccio triathlon e mi alleno tutti i giorni (a volte anche più volte al giorno). Faccio 100 km in bici e il giorno dopo ho al massimo un leggero indolenzimento alle gambe: impensabile fino a qualche anno fa.

 

 

Il concetto è semplice: l'attività fisica non deve influenzare in negativo la mia qualità di vita. Ovviamente non si può pensare di dare il massimo in uno sport senza risentirne nella vita quotidiana... Quindi è fondamentale sapersi risparmiare e non dare priorità assoluta alla prestazione. Molti atleti fanno fatica a fare i lenti perché tendono naturalmente a viaggiare a regime di soglia anaerobica, mentre per andare più piano bisogna mordere il freno.

Due settimane fa ho fatto due gare di 5 km a nuoto in due giorni consecutivi, avvicinando di molto il mio primato nella seconda gara. Il giorno dopo, giretto in mtb di 1,5 ore e poi nuotatina di 50 minuti. Questo mi fa sentire "forte".

Sabato scorso a Sarzana ho fatto un giretto in mtb con Laura al mattino, 1h30' molto soft, poi ho mangiato una insalata con 100 g di formaggio, 500 g di pomodori, cipolla, e almeno 150 g di pane. Ho finito di mangiare alle 13.45, alle 16.30 avrei dovuto fare una gara di nuoto in mare di 3 km. Arrivo alle 14.30 sul campo gara e mi dicono che la partenza è per le 15. Ho pensato: "ok, oggi si vomita l'anima". Sono partito alle 15.30 e, a parte un po' di tensione addominale e "mal di fegato", ho chiuso senza problemi in 46'40'', con un discreto sprint finale. Questa è la forza che mi piace... Avere un fisico con prestazioni mediocri, ma mai stanco e a cui puoi chiedere tanto e non ti tradisce mai.

 

 

 

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