Aspartame e glutammato sono veleni?

Indice delle risposte pubblicate

Salve, vorrei porre in rilievo l'interessante intervista al Dott. Blaylock presente su parecchi siti italiani riguardo glutammato e aspartame. e sapere il vostro parere.

 

 

Glutammato ed aspartame sono due prodotti controversi perché da un lato non ha senso condannarne l'utilizzo in quanto non esistono sufficienti prove della loro nocività, dall'altro, ne sconsiglio fortemente l'uso in una alimentazione corretta.

Per quanto riguarda il glutammato, è un prodotto contenuto naturalmente e in dosi anche massicce in molti prodotti, e la sua nocività non è superiore a quella del sale: dunque il suo utilizzo come condimento andrebbe limitato come avviene per il sale, né più né meno. Bisogna tuttavia considerare che l'uso del glutammato nei paesi occidentali è ben diverso da quello del sale, in quanto non è utilizzato come insaporitore ma come additivo. E i prodotti in cui viene aggiunto sono tutti da evitare in quanto il glutammato, in questi prodotti, va a sopperire la scarsità della materia prima (prosciutti, carni e pesci conservati, minestre, ecc). Nel caso dei dadi, invece, vale semplicemente il principio che l'uso del dado nella maggior parte dei casi è una pratica scorretta dal punto di vista della teoria del gusto (non a caso, nessuno chef di un certo livello utilizza i dadi da brodo per raffinati e salutari che siano). Dunque, il glutammato non è un composto chimico da bandire dalla tavola, lo è quando viene utilizzato come additivo.

 

 

Per quanto riguarda l'aspartame, invece, vale il principio che in una alimentazione corretta il gusto del dolce deve essere tale da consentire il consumo di alimenti dolcificati con lo zucchero. In tali cibi, il risparmio calorico che si ha utilizzando i dolcificanti è insignificante e comunque i dolcificanti non sopperiscono le proprietà tecnologiche dello zucchero (nel rendere soffici gli impasti, per esempio). Nei miei dolci al cucchiaio e da forno non ci sono mai più di 20-25 g di zucchero per porzione: anche supponendo di sostituirne la metà con il dolcificante, si avrebbe un risparmio calorico di 40-50 kcal, una quantità tutto sommato piccola. Inoltre chiunque segue un'alimentazione corretta non dolcifica le bevande come il caffelatte o il caffè se non con pochissimo zucchero (anch'esso trascurabile).

 

 

Ma veniamo all'articolo. La libertà di pubblicare qualunque cosa da parte di chiunque è la grande forza di internet ma anche il suo grande limite, poiché impone da parte dell'interlocutore la scelta riguardo "da che parte stare". Per fare questo bisogna avere un minimo di competenza anche se a volte è sufficiente lo spirito critico. Per esempio, la Comunità Europea non ha di certo interesse a difendere i produttori americani di aspartame e tuttavia ne consente l'utilizzo, anche se ne fissa una ADI (dose giornaliera ammissibile) ben precisa.

Per il glutammato, non esiste nemmeno l'ADI, a riprova del fatto che stiamo parlando di una sostanza innocua, e il glutammato è stato studiato per decenni, sui topi e sulle persone, senza individuare alcuna nocività di rilievo. Se non ti fidi della scienza ufficiale, ed è legittimo, fai queste considerazioni: il glutammato è presente in tantissimi alimenti, come pomodori, piselli, il Parmigiano ne contiene 9 g per 100 g di prodotto! Quando mangi 50 g di Parmigiano, stai assumendo un mezzo cucchiaino di glutammato puro! E lo stesso vale per tantissimi altri cibi di uso comune. Il consumo di glutammato in Thailandia è pari a 1,5 g al giorno, contro i 0,55 g degli USA. Se il glutammato fosse così velenoso, nei paesi dell'est dovrebbero essere già tutti morti di cancro... E invece i giapponesi sono tra i più longevi al mondo! Di fronte a queste semplici argomentazioni, come rispondono i detrattori del glutammato?

Quando si parla di sostanze nocive, bisogna andarci sempre con i piedi di piombo. Considera che sostanze come il DDT, arcinote e super studiate, non si sa ancora con certezza se siano cancerogene o meno! A mio parere è sufficiente avere buon senso e limitarsi ad evitare le poche sostanze presenti negli alimenti che si sa di sicuro essere cancerogene (apri un qualunque libro sull'argomento e troverai le nitrosamine tra le sostanze sicuramente cancerogene)...

 

 

 

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