Antivirali

I farmaci antivirali sono una classe di farmaci utilizzati specificamente per il trattamento delle infezioni virali.

Similmente agli antibiotici e agli antibiotici ad ampio spettro contro i batteri, la maggior parte dei farmaci antivirali sono usati per trattare infezioni virali specifiche, mentre un antivirale ad ampio spettro è efficace contro una vasta gamma di virus. Rispetto alla maggior parte degli antibiotici, i farmaci antivirali non distruggono il patogeno bersaglio; ma ne inibiscono il suo sviluppo.

 

 

I farmaci antivirali appartengono alla classe farmacologica degli antimicrobici, una classe ampia che comprende anche gli antibiotici (o antibatterici), gli antifungini e i farmaci antiparassitari.

La maggior parte dei farmaci antivirali sono considerati relativamente innocui per le cellule dell'ospite e quindi possono essere usati per trattare in sicurezza le infezioni.

Storia

I primi farmaci antivirali sperimentali sono stati sviluppati nel 1960, per lo più volti alla cura degli herpes virus.

Le tecniche di ricerca comprendevano la crescita di colture cellulari infettate con il virus preso in esame e in seguito l'introduzione, all'interno delle colture, di sostanze chimiche in grado di inibire l'attività virale, per poi osservare se il livello dei virus aumentasse o diminuisse. Le sostanze chimiche che sembravano potessero avere un effetto d'inibizione della crescita dei virus furono selezionate per l'esecuzione di studi più approfonditi.

Questo procedimento necessitava di molto tempo e, in assenza di una buona conoscenza delle caratteristiche del virus bersaglio, non era efficace per scoprire l'efficacia dei farmaci antivirali e se vi erano effetti collaterali.

Solo nel 1980, con l'inizio dello studio delle sequenze genetiche dei virus, i ricercatori hanno cominciano ad apprendere il ciclo vitale virale in dettaglio e quali molecole fossero di aiuto per contrastare il loro ciclo riproduttivo.

Antivirali

Ciclo vitale dei virus

I virus sono costituiti da un genoma, che può essere a DNA oppure a RNA, circondato da un rivestimento protettivo formato da proteine, chiamato capside, realizzato da subunità proteiche identiche denominate capsomeri. Possono essere rivestiti da una "sacca" formata da uno strato lipidico, derivata dalla membrana della cellula ospite.

I virus non sono in grado di riprodursi da soli attraverso la divisione cellulare e utilizzano gli strumenti e il metabolismo di una cellula ospite per produrre copie multiple di se stessi, dando così luogo alla successiva generazione virale.

 

 

I ricercatori farmaceutici hanno cercato di sviluppare farmaci antivirali in grado di interferire in ogni fase del ciclo di vita dei virus.

I cicli vitali virali variano in alcuni aspetti peculiari a seconda delle specie del virus, ma tutti condividono un modello generale:

  • attacco a una cellula ospite;
  • rilascio di geni virali ed eventualmente enzimi nella cellula ospite;
  • replicazione dei componenti virali che utilizzano meccanismi della cellula ospite;
  • assemblaggio dei componenti virali in particelle virali complete;
  • rilascio di particelle virali pronte per infettare nuove cellule ospiti.

Indicazioni terapeutiche

La maggior parte dei farmaci antivirali oggi disponibili sono progettati per contribuire a curare o affrontare agenti virali quali l'HIV, l'herpes virus, il virus dell'epatite B e C e i virus dell'influenza A e B. I ricercatori stanno lavorando per estendere la gamma di antivirali anche ad altre famiglie di agenti patogeni.

 

 

La progettazione di farmaci antivirali sicuri ed efficaci è spesso difficile, in quanto i virus utilizzano le cellule dell'ospite per replicarsi. Ciò rende difficile trovare i meccanismi con cui il farmaco possa interagire con il ciclo vitale del virus senza però danneggiare le cellule sane dell'organismo ospite.

Inoltre, la maggiore difficoltà nello sviluppo dei vaccini e dei farmaci antivirali è dovuta alla continua variazione dei virus.

I continui progressi scientifici e le nuove conoscenze della funzione genetica e molecolare dei microrganismi, hanno consentito ai ricercatori biomedici di comprendere la struttura e la funzione dei virus, ciò ha portato all'emergere di nuovi farmaci antivirali soprattutto per combattere il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), causa della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).

Le indicazioni terapeutiche dei farmaci antivirali comprendono:

  • HIV;
  • virus dell'nfluenza A e B;
  • picornavirus;
  • herpes-simplex virus (HSV);
  • varicella-zoster virus (VZV);
  • citomegalovirus;
  • virus epatite C;
  • virus epatite B;

Meccanismo d'azione

I farmaci antivirali hanno obiettivi differenti e il meccanismo d'azione si differenzia a seconda di quale fase del ciclo vitale è interessato.

Gli obiettivi sono:

  • Impedire l'aggancio della particella virale alla membrana cellulare dell'organismo ospite.
  • Prevenire l'ingresso del virus nella cellula ospite, impedendo il rilascio del capside e del genoma nella "sacca" virale.
  • Inibire la sintesi di acidi nucleici e proteine virali (ad esempio proteine del capside).
  • Inibire l'assemblaggio del virus.
  • Sopprimere il rilascio di virus neoformati dalla cellula ospite.

Le classi di farmaci antivirali comprendono:

  • inibitori dell'aggangio: Enfuvirtid, Maraviroc;
  • inibitori dell'ingresso: Amantadina e Rimantadina;
  • Inibitori della DNA-polimerasi: Idoxuridin, aciclovir, ganciclovir, foscarnet;
  • inibitori della DNA/RNA-polimerasi: ribavirina, sofosbuvir;
  • inibitori della RNA-polimerasi: favipiravir;
  • inibitori della trascrittasi-inversa: abacavir, adefovir, nevirapin;
  • inibitori della proteasi: indinavir, lopinavir, telaprevir.
  • inibitori del'integrasi: raltegravir;
  • inibitori della maturazione: bevirimat.

Effetti collaterali

Gli effetti avversi dei farmaci antivirali dipendono dalla classe farmacologica utilizzata.

In generale possono causare:

  • disturbi gastrointestinali (nausea, dolori addominali, diarrea);
  • reazioni cutanee (eritema, orticaria);
  • sintomi muscolo-scheletrici (dolori muscolari e articolari, debolezza muscolare);
  • alterazioni ematologiche (diminuzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine);
  • disordini metabolici (disfunzioni epatiche e del pancreas, lipodistrofia).

 

 

 

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