Staphylococcus aureus

I batteri del genere Staphylococcus aureus sono cocchi gram-positivi che microscopicamente possono apparire come organismi individuali, a coppie o a cluster. Il termine Staphylococcus deriva dal termine greco staphyle, che significa "grappolo d'uva". Gli stafilococchi sono batteri non mobili, non sporigeni e catalasi-positivi. La parete cellulare contiene peptidoglicano e acido teicoico. I microrganismi sono resistenti a temperature fino a 50°C e le colonie sono generalmente di grandi dimensioni (6-8 mm di diametro) e la maggior parte dei ceppi sono pigmentati, di un colore che va dal crema-giallo all'arancione.

 

 

Lo S. aureus è onnipresente e può essere fisiologicamente presente in diverse parti del corpo umano, come a livello ascellare, le zone inguinali e perineale e le narici.

Epidemiologia

Le infezioni contratte in comunità e le infezioni nosocomiali causate dallo stafilococco aureus sono aumentate negli ultimi 20 anni. Dal 1990-1992 è stato rivelato che lo S. aureus è la causa più comune di polmonite nosocomiale e di infezioni da ferite chirurgiche.

Fisiopatologia

Lo Stafilococco aureus può causare malattia attraverso l'invasione dei tessuti e la produzione di tossine. Le tossine liberate da parte del microrganismo possono avere effetti anche a distanza rispetto al sito d'infezione o colonizzazione.

La sequenza di eventi che conduce all'infezione inizia con l'ingresso del microrganismo nel corpo. Il batterio può essere contratto in seguito al contatto con le mani a siti del corpo in cui si è verificata l'infezione (sia attraverso evidenti ferite a livello delle superfici cutanee, come ad esempio in seguito al cateterismo vascolare o incisioni chirurgiche o per lacerazioni meno evidenti in cui è venuta meno la funzione di barriera della cute, come in caso di eczema o microtraumi).

 

 

La caratteristica dell'infezione stafilococcica è l'ascesso, che si compone di una parete formata da fibrina circondata da tessuti infiammati che racchiudono un nucleo centrale di pus. Da questo focolaio d'infezione, gli organismi possono diffondersi per via ematica. La capacità dello stafilococco di produrre enzimi proteolitici facilita questo il processo; ciò può causare la comparsa di polmonite, infezioni alle ossa e articolazioni e infezioni a livello delle valvole cardiache. In persone immunocompromesse (come ad esempio, i pazienti affetti da neoplasie o AIDS), vi è il 20-30% di probabilità di sviluppare complicanze gravi o una sepsi fatale.

Un'altra modalità in cui lo S. aureus può causare malattia è tramite la produzione di tossine, che possono causare diverse malattie o sindromi specifiche e possono partecipare alla patogenesi delle infezioni da stafilococco. La presentazione più comune si manifesta con l'insorgenza acuta di vomito e diarrea acquosa 2-6 ore dopo l'ingestione della tossina e i sintomi sono generalmente auto-limitati. La causa è data dalla presenza di microrganismi produttori di tossine nei prodotti alimentari crudi o parzialmente cotti contaminati dal batterio.

Manifestazioni cliniche

Staphylococcus Aureus

Impetigine

La sintomatologia dell'impetigine inizia tipicamente come una piccola area di eritema che evolve in una o più bolle (contenenti liquido torbido) che in seguito a rottura guariscono con la formazione di una crosta color miele.

Malattia di Ritter (sindrome della cute ustionata)

Una tossina esfoliativa causa questa sindrome relativamente rara, che assume la forma di bolle superficiali che tendono a rompersi, lasciando un esito cicatriziale. Il paziente è spesso febbrile e, di tanto in tanto, presenta una secrezione oculare mucopurulenta. Questa diagnosi deve essere effettuata con attenzione, perché la sindrome della cute ustionata può essere confusa con l'eritema multiforme o la necrolisi epidermica tossica, che deve essere trattata con corticosteroidi. Una diagnosi errata ritarda il trattamento e consente la progressione dell'esfoliazione, inoltre la terapia a base di corticosteroidi può facilitare una sovrainfezione batterica. Nonostante il tasso di mortalità sia basso, la maggior parte dei decessi sono associati ad un ritardo nella diagnosi.

Follicolite, foruncoli e carbonchio

 

 

Queste manifestazioni rappresentano sempre gravi infezioni cutanee da stafilococco. La follicolite è una pustola che coinvolge il follicolo pilifero. Un foruncolo invece coinvolge sia la pelle che i tessuti sottocutanei in aree follicolari, come il collo, le ascelle e i glutei; essi sono in realtà piccoli ascessi caratterizzati da un trasudato ricco di materiale purulento. Il carbonchio è un aggregato di foruncoli collegati e ha diverse aperture pustolose. Le infezioni a carico della pelle possono essere auto-limitate, ma possono anche diffondersi per via ematica e provocare setticemia.

Osteomielite

La presentazione tipica nei bambini si manifesta con improvvisa insorgenza di febbre e dolore osseo. Il dolore può essere pulsatile e severo; tuttavia, la presentazione nei neonati può essere meno evidente. I neonati possono apparire sani, tranne per l'incapacità di muovere un arto o per la presenza di dolore in seguito al movimento. Il rossore e il gonfiore indicano che l'infezione si è diffusa nello spazio sottoperiostale e la rottura di un fuoco di osteomielite nello spazio articolare può causare un'artrite settica.

Artrite settica

I sintomi tipicamente includono un diminuito range di movimento, calore, eritema e febbre. I neonati (nel quale l'anca è l'articolazione più comunemente coinvolta) rappresentano un'eccezione, in quanto questi segni possono essere assenti. L'infezione è quasi sempre unilaterale.

Endocardite

La presentazione iniziale dei pazienti con S. aureus con endocardite è la febbre e il malessere. L'endocardite può anche coinvolgere valvole sane e causa importanti problemi emodinamici.

Sindrome da shock tossico (TSS)

La TSS è un'intossicazione sistemica batterica potenzialmente pericolosa per la vita. La patologia comprende febbre, eritema maculare diffuso e ipotensione, con il coinvolgimento di 3 o più sistemi d'organo.

L'emesi o la diarrea compaiono al momento della malattia; la diarrea è secretoria e abbondante e si trova in quasi tutti i pazienti con TSS, ma è rara nei pazienti in shock settico.

Le caratteristiche includono disorientamento e alterazione della coscienza con l'assenza di segni neurologici focali quando la febbre e l'ipotensione sono assenti.

Polmonite

I casi di polmonite da stafilococco rapidamente progressiva e fatale si verificano tutt'oggi, anche se erano molto più comuni negli anni 1950 e 1960. La polmonite da stafilococco si verifica più comunemente nei neonati, nei bambini e nei pazienti che sono debilitati. I pazienti con polmonite primaria da stafilococco presentano una breve fase prodromica di febbre seguita da una rapida insorgenza d'insufficienza respiratoria, che può includere tachipnea e cianosi. I pazienti possono anche avere sintomi a carico del tratto gastrointestinale.

Tromboflebite

Di solito si verifica in pazienti ricoverati, la tromboflebite è caratterizzata da febbre, dolore ed eritema al sito di inserimento di un catetere endovenoso. Una grave tromboflebite suppurativa può verificarsi nei pazienti ustionati.

Terapia

A causa del fatto che più della metà di tutte le infezioni da stafilococco sono meticillino-resistenti, nella maggior parte dei casi, la terapia empirica effettuata con penicilline o cefalosporine può essere insufficiente.

La terapia per eradicare lo Staphylococcus aureus è perciò differente da caso a caso. Alcuni esperti consigliano una terapia di combinazione con una penicillina o cefalosporina e la clindamicina o un chinolone. Altri suggeriscono l'uso di clindamicina, trimetoprim-sulfametossazolo, rifampicina, doxiciclina o un chinolone. Infine, a causa delle preoccupazioni per l'induzione di resistenza agli antibiotici, alcuni consigliano di utilizzare trimetoprim-sulfametossazolo e rifampicina in combinazione, piuttosto che singolarmente.

 

 

 

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