La dieta Gold Coast

La dieta Gold coast (o meglio, la cura Gold Coast, Gold Coast Cure in inglese) è stata elaborata dai conuigi Ivy e Andrew Lawson, l'ultima edizione del libro che illustra il metodo, "The Gold Coast Cure: The 5-Week Health and Body Makeover A Lifestyle Plan to Shed Pounds, Gain Health and Reverse 10 Diseases" è del 2006.

 

 

All'età di 22 anni, ad Ivy fu diagnosticata la sclerosi multipla: di fronte alla scelta di curarsi con i medicinali o con una dieta (quella del Dr. Swank), scelse la dieta, e dopo aver sperimentato un miglioramento, elaborò insieme al marito un metodo, basato su dieta, integrazione ed esercizio fisico, finalizzato non solo ad alleviare i sintomi della sclerosi multipla, ma anche quello di altre patologie come il diabete, l'obesità, la fibromialgia, l'artrite, l'osteoporosi, la pressione alta e il colesterolo alto. La dieta Gold Coast promette risultati tangibili già in 5 settimane.

Come funziona la dieta Gold Coast

La dieta Gold Coast dà consigli di carattere generale, non focalizzandosi in modo preciso sulle quantità. Consiglia di eliminare lo zucchero a favore di dolcificanti come il miele o il fruttosio, consiglia di ridurre il consumo di cibi animali e di cereali raffinati, a favore degli alimenti integrali. Viene data molta importanza a frutta, verdura e al pesce, soprattutto quello contenente i grassi omega 3, e all'olio extravergine come condimento principe. 

Vengono messi al bando i grassi raffinati e soprattutto quelli idrogenati e di conseguenza anche la margarina.

Dieta Gold Coast

Viene proposto un piano di integrazione di vitamine e minerali, e si consiglia mezz'ora di esercizio fisico al giorno per almeno 30 minuti a settimana, con il metodo del circuit training, dunque un misto di allenamento aerobico e di forza.

Analisi critica della dieta Gold Coast

I principi di base della dieta Gold Coast sono assolutamente di buon senso, ottimi se vengono adottati da un soggetto che è già in peso forma. A parte alcune esagerazioni (come quella di eliminare lo zucchero o i cereali raffinati, che non fanno assolutamente male a chi pratica un'attività fisica sufficientemente intensa e frequente), il resto non è sbagliato.

 

 

Due cose fanno storcere il naso, e molto. Primo, il voler promuovere la dieta come soluzione per malattie molto gravi, lo stesso tranello in cui cadono la dieta a zona e altre diete. Sicuramente l'alimentazione influisce sul decorso delle malattie degenerative, ma gli studi (come spiego nell'articolo su dieta e malattie autoimmuni) effettuati sono ben lungi dall'aver dimostrato una guarigione! Al massimo, con la dieta, si possono ottenere piccoli miglioramenti, almeno questo è quello che avviene sulla stragrande maggioranza delle persone.

 

 

Secondo, se uno vuole semplicemente dimagrire (e spesso dimagrendo si eliminano un sacco di disturbi che si possono confondere con patologie non correlate al sovrappeso) ha bisogno di un approccio diverso, che intervenga in modo mirato sul metabolismo energetico. È molto ottimistico pensare di dimagrire solo aggiustando la qualità della propria alimentazione: ci sono migliaia di persone che mangiano benissimo, ma semplicemente mangiano troppo e per questo sono in sovrappeso! Dunque, chi vuole dimagrire ha bisogno di un approccio mirato, di una strategia di attacco del peso molto precisa e finalizzata allo smaltimento del grasso in eccesso.

Diverso è il discorso dell'esercizio fisico, che può avere una importanza fondamentale per evitare il peggioramento della situazione di salute in molte patologie autoimmuni, soprattutto quelle che colpiscono le articolazioni. Il circuit training, come proposto nella dieta Gold Coast, è molto indicato per le patologie croniche delle articolazioni, ma anche in questo caso proporre un metodo unico per tutte le malattie indicate è veramente ottimistico e semplicistico.

Concludendo, la dieta Gold Coast dà consigli di buon senso, ma promette risultati esagerati e soprattutto è poco indicata a chi deve innanzitutto perdere i kg di troppo.

 

 

 

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