Valori nutrizionali dei funghi
La trombetta dei morti (Craterellus cornucopioides) è uno dei funghi di bosco meno conosciuti e più difficili da riconoscere, poiché a prima vista potrebbe trarre in inganno e sembrare un fungo in decomposizione, per via del colore molto scuro, quasi nero e dell'aspetto irregolare del cappello. Invece, è opportuno guardare molto attentamente dato che le trombette crescono in gruppi molto numerosi e su superfici molto ampie.
La trombetta ha un cappello a forma di cornucopia o di tromba, che percorre l'intero carpoforo fino alla base, il margine è ondulato e irregolare, elastico e sottile. il colore della parte interna è nero-grigiastro, mentre all'esterno ha una colorazione grigio-cenere.
Nella parte inferiore c'è una sorta di gambo rugoso con strisce longitudinali.
Le dimensioni sono di 2-8 cm per il cappello e 3-10 cm di altezza.
Le trombette crescono nei boschi di aghifoglie e latifoglie in gruppi molto numerosi nel periodo che va dall'estate all'autunno.
A dispetto del nome poco invitante, la trombetta dei morti è considerato un fungo commestibile dall'ottimo sapore, la carne ha una colorazione grigio-nerastra, ha una consistenza elastica, con odore e sapore gradevoli.
Ottima se essiccata, poiché mantiene inalterate le sue caratteristiche organolettiche, anzi ne guadagna: se aggiunta in polvere a primi piatti, zuppe o secondi piatti ricorda perfino il tartufo!
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
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