Il pesce serra (Pomatomus Saltatrix) è un pesce predatore di medie dimensioni (da 1 a 10 kg, con lunghezza che spesso supera il metro), di forma allungata e colore grigio-verde, con viso color oro, pinne scure e una macchia argentea sul ventre. È un pesce che fino a qualche anno fa si poteva trovare solo in alcune zone del mediterraneo (nella fascia costiera tra il Lazio e la Calabria), ma oggi, grazie all'aumento della temperatura media delle acque, lo si trova sempre più spesso anche in altre zone.
Le sue prede preferite sono i pesci di piccole e medie dimensioni (come i cefali), ma si adatta anche a predare crostacei e molluschi.
Il pesce serra è un pesce pelagico, che migra in grandi banchi alla ricerca di cibo, inseguendole fino a profondità di qualche decina di metri.
Fino a qualche tempo fa veniva spacciato per ricciola o spigola, oggi viene quasi sempre venduto per quello che è.
Il pesce serra è molto ambito dai pescatori sportivi e subacquei. Si avvicina alla costa solo dalla primavera fino ad inizio inverno, seguendo i branchi pelagici, è in questo periodo che i pescatori hanno più probabilità di catturarlo.
Il pesce serra è ottimo consumato crudo, oppure bollito (intero o in filetti), o ancora cotto in umido. Non va cucinato come la spigola o la ricciola, perché ha carni diverse, più coriacee.
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Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
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