L'alloro (Laurus nobilis), conosciuto anche come lauro, è una pianta della famiglia delle Lauracee. Originario dell'Asia Minore, l'alloro ebbe larga diffusione in Grecia per espandersi poi in tutto il territorio, trattenuto solo dalle regioni in cui la temperatura scende sotto i 15 gradi.
L'alloro è una pianta spontanea e sempreverde, è coltivato anche come pianta ornamentale e le siepi d'alloro sono usate spesso come divisori.
Le dimensioni sono molto variabili: dalla piccola pianta che cresce nei vasi sulle finestre all'albero alto fino dieci metri.
Le foglie dell'alloro sono lunghe anche 10 cm, lanceolate od ovato lanceolate, di colore verde scuro e lucido nella pagina superiore e consistenza coriacea.
I fiori compaiono in primavera e sono divisi in maschili (piccoli e di colore giallognolo) e femminili (bianchi e muniti d'ovario).
Il frutto dell'alloro è una drupa carnosa, nera e lucida, contenente un unico seme. L'alloro si riproduce per talea in autunno o per propaggine dei rami inferiori in tarda estate o inizio autunno.
Le foglie e le bacche d'alloro servono per aromatizzare molti piatti, soprattutto la selvaggina e i pesci, ma anche preparazioni dolci come castagne e fichi secchi.
Con le foglie di alloro, messe in infusione in una miscela di alcool e zucchero, si produce il laurino, un liquore particolarmente diffuso ed apprezzato.
Le bacche, invece, sono usate per aromatizzare alcune birre inglesi.
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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