Le putrefazioni sono processi anaerobi (che avvengono in assenza di ossigeno), che avvengono a causa di enzimi di microorganismi e che consistono nella proteolisi (scissione delle proteine in amminoacidi) e nelle successive degradazioni degli amminoacidi.
A seguito di queste trasformazioni si formano dei composti, molti dei quali di cattivo odore.
I più importanti sono il solfuro di idrogeno (dalla cisteina), l'ammonicaca e le ammine (in particolare la cadaverina dalla lisina e la putrescina dall'ornitina e dall'arginina), l'indolo e lo scatolo dal triptofano.
Queste trasformazioni sono le principali responsabili del cattivo odore e del cambiamento di colore che assume la carne anche dopo pochi giorni di conservazione in frigorifero. Queste sostanze non sono dannose per l'organismo, ma peggiorano drasticamente le caratteristiche organolettiche del prodotto.
Una curiosità: dato il nome inquietante di alcune di queste sostanze, molti vegetariani "etici" utilizzano questi termini per fare "terrorismo alimentare", paventando la presenza di chissà quale sostanza spaventosa all'interno delle carni. In realtà, come abbiamo visto, queste sostanze sono derivate dal naturale processo di decomposizione enzimatica delle carni.
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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